L'ASSOCIAZIONE

DEI GENITORI

PER I GENITORI.

L’Associazione Italiana Genitori nasce nel 1968 su iniziativa di un piccolo gruppo di genitori, coordinati da Ennio Rosini e Angela Crivelli, per riunire iniziative già presenti in varie parti d’Italia attuate da genitori animati da un forte senso civico, consapevoli che il ruolo educativo dei genitori va compreso e assunto anche nell’ambito sociale.

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I MIEI PROSSIMI EVENTI PUBBLICI Amici del Veneto, dell’Emilia Romagna, delle Marche, dell’Abruzzo, della Lombardia, della Toscana e del Piemonte, ecco i prossimi appuntamenti pubblici in cui presenterò il libro “Allenare alla vita”. Vi aspetto!Pieve di Soligo (TV) : Mercoledì 17 luglio alle ore 20.45 presso il Cinema Teatro Careni San Giovanni in Marignano (Rn) : Giovedì 18 luglio alle ore 21.00: c/o Arena Spettacoli largo Fosso del PallonePescara: Venerdì 19 luglio alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare del ComuneTeramo: Sabato 20 luglio alle ore 18.00 Teramo presso il Parco della Scienza Falconara Marittima (An): Lunedì 22 luglio alle ore 21.00 a Castelferreti, all’interno della Festa della FamigliaAbano Terme (Pd) Martedì 23 luglio alle ore 21.00 c/o Villa BassiPavia: Giovedì 25 luglio alle ore 21.00 all’interno del Festival del CarmineNoci (Ba): Sabato 27 luglio all’interno del Festival Chiostri e InchiostriSuvereto (Li): Venerdì 2 Agosto alle ore 18.30, presso l’azienda Tenuta Casadei.Pontremoli: Domenica 4 agosto alle ore 21.00 presso Piazza della Repubblica Viserba (Rn): Lunedì 19 agosto alle ore 21.00 presso Piazza della ChiesaRimini: Mercoledì 21 agosto alle ore 12.00 all’interno del Meeting Santa Maria Maggiore (VB): domenica 25 agosto alle ore 18.00 all’interno del Festival Sentieri e Pensieri ... Vedi altroVedi meno
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CRESCERE SENZA DIO, IL VUOTO INTERIORE, L’INCAPACITA’ DI COMPRENDERE CIO’ CHE E’ BENE E CIO’ CHE É MALE. “Mi sembra che stiamo crescendo i nostri figli dentro un vuoto che è soprattutto etico e morale. Confrontarsi in modo chiaro, mentre si cresce, con le categorie del bene e del male, con la consapevolezza che coltivare una tensione etica ci spinge a migliorarci non in senso semplicemente performativo, ma in una prospettiva di bellezza e cooperazione con chi ci vive accanto, rappresenta un prerequisito necessario per costruire la propria identità non solo nella dimensione dell’Io, ma anche in quella del Noi. Rimanere totalmente centrati sull’Io è fonte di enorme fragilità narcisistica, che sembra essere oggi il problema principale che affligge non solo i nostri figli, ma anche il mondo adulto. L’adolescenza è sempre stata un tempo di grandi idealità e di enorme impegno. Oggi i nostri figli sono circondati da ideologie anziché da ideali e spesso vengono sollecitati a una gratificazione istantanea che fa andare a mille nel qui e ora, ma fa perdere l’orizzonte di senso, che – per definizione – si trova solo quando ci si decentra da sé e si sposta lo sguardo in avanti, anche grazie a una tensione di cui desiderio ed etica rappresentano i motori principali.Io che mi occupo di psicologia sento che spesso la mia disciplina non basta. Bisogna fare affondi in altre aree della vita: quella filosofica e quella spirituale prima di tutto. E di queste due dimensioni, il percorso sostenuto dalla formazione religiosa presente nell’infanzia e nell’adolescenza è stato per moltissime generazioni garante. Aver abbandonato una visione spirituale e al tempo stesso religiosa è forse una delle ragioni di quel vuoto da cui sono derivati molti fattori che hanno contribuito a ciò che chiamiamo emergenza educativa. Forse è anche da qui che si deve ripartire. Dall’educazione di chi sta crescendo. Ma anche dal progetto di vita di cui noi adulti siamo ogni giorno responsabili e protagonisti”.(Tratto da “Allenare alla vita. I dieci principi per ridiventare genitori autorevoli” Mondadori ed., 2024)Pensiamoci su. Forse crescere senza Dio, generando un vuoto interiore, non occupandoci più di trasmettere ai nostri figli una tensione etica – e morale – che li aiuti a comprendere ciò che è bene e ciò che è male rappresenta uno di quegli errori di cui siamo stati inconsapevolmente autori, noi genitori del terzo millennio. Ne parlo a lungo nel mio libro, in un capitolo intitolato “Crescere senza Dio”. So che questo è un tema divisivo. Ma occorre riflettere – e a lungo – su una cultura che sembra dimenticarsi che l’uomo è un essere finito che va, da sempre, alla ricerca dell’infinito. Questo bisogno di infinito non potrà mai essere soddisfatto dall’ossessiva credenza contemporanea così centrata sull’ “onnipotenza dell’Io”, dimensione che cancella non solo la presenza, ma l’idea stessa di Dio dalle nostre vite. Buona domenica. Se volete commentate e condividete. ... Vedi altroVedi meno
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Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Raffaele Maldone, Evgeniya Bychkovskih ... Vedi altroVedi meno
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