
23 maggio 2020: la Nave della legalità che ogni anno porta a Palermo migliaia di studenti per commemorare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte, nell’anniversario della strage di Capaci, per quest’anno è stata sospesa.
Molte saranno comunque le iniziative per ricordare alle nuove generazioni queste figure che hanno perduto la loro vita per gli ideali di libertà e giustizia ai quali avevano improntato tutta la loro esistenza. A loro dobbiamo il rispetto della memoria e della verità, non sterili e spesso finte celebrazioni di facile retorica.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati due grandi eroi e magistrati che negli anni ottanta hanno combattuto la mafia, arrivando a risultati inimmaginabili come il maxi-processo che portò dure condanne a molti esponenti di Cosa Nostra.
Il loro lavoro ha segnato un’epoca, così come la voglia di rialzare la testa davanti ai soprusi e alla violenza della criminalità organizzata, diventando un grande esempio di giustizia e senso dello Stato per tutti noi. Purtroppo la reazione della mafia non si fece attendere e finì con degli attentati, i cui mandanti e complici restano un mistero, che ce li portarono via.
Come famiglie abbiamo la responsabilità della memoria e dell’impegno a parlarne con i nostri figli infondendo in loro principi di legalità e giustizia, ricordando alle nuove generazioni che un mondo non è fatto da eroi, ma da uomini liberi di valore e di alto spirito di servizio al contrasto alla legalità e agli abusi. Dopo anni ricordiamo ancora uomini e donne di valore che hanno dato la vita per aver perseverato nel loro impegno a contrastare le mafie.
Rosaria D’Anna